Le Ossessioni. Le ossessioni di essere lesbica si presentano come contenuti mentali intrusivi, ovvero si manifestano nonostante la volontà del soggetto di resistervi, ed ego-distonici il che vuol dire che sono pensieri molto distanti rispetto a quello che la persona desidera e che mettono in discussione o i valori etico morali o, come nel caso della paura di essere lesbo o bisex, aspetti fondamentali della propria identità che, in questo caso, mette in discussione l'orientamento sessuale.
L'enorme sofferenza che il DOC Omosex può comportare è dovuto, infatti, alla grande discrepanza tra quello che si desidera o si crede di essere e la presenza di contenuti mentali intrusivi che li mettono in discussione; questo conflitto di solito genera ansia, angoscia, disperazione, senso di colpa e depressione.
I contenuti ossessivi che sostengono il timore di essere lesbica nel DOC non sono costituiti, come alcuni credono, sono da pensieri ma possono presentarsi sotto forma di immagini o impulsi saffici che fanno credere alla persona di poter mettere in atto comportamenti lesbici.
1) Pensieri Ossessivi. Nella paura di essere Lesbo o bisex i pensieri saffici intrusivi possono presentarsi in una forma del genere: "Ho guardato una donna e mi è sembrato di eccitarmi, e se mi piacesse? Le donne etero non guardano altre donne e se fossi lesbica?" oppure "Ho visto una film che trattava la storia di due Lesbo, ad un certo punto ho pensato e se lo fossi anch'io? Da li è iniziata l'angoscia e i pensieri non se ne sono più andati".
A volte, ricordi lontani e dimenticati vengono rievocati e utilizzati dall'DOC Omosex come prova che si è stati sempre attratti da altre donne ma lo si è represso "Ricordo che ha 11 anni dormivo nuda con una amichetta e ci addormentavamo abbracciate, ho paura che già da allora mi piacevano le donne!". Come si nota, un ricordo innocente e del tutto normale affiora dall'oblio per insinuare il dubbio di essere lesbica. Come vedremo, parlando della cura del DOC Omosex il ruolo dei pensieri e la significatività attribuita ad essi e fondamentale nella genesi e nel mantenimento della paura di essere lesbo o bisex.
2) Immagini Intrusive. Il timore che si possa essere attratti sessualmente dalle donne come espressione del Disturbo Ossessivo Compulsivo può essere innescata anche dalla presenza di immagini mentali intrusivi che raffigurano scenari saffici a cui si accompagnano vissuti di ansia e angoscia "Mi arrivano nella mente l'immagine di donne nude, alcune sono mie amiche, che mi sconvolgono, provo a scacciarle e non ci riesco...allora provo a sentire cosa sento, se mi eccitano oppure mi disgustano".
Queste immagini, come vedremo parlando dei circoli viziosi del DOX Omosex, possono presentarsi anche durante i rapporti sessuali con un uomo alimentando l'ossessione di essere lesbica o bisex.
3) Impulsi Saffici. Oltre ai pensieri e alle immagini, l'ossessione di essere attratta dalla donne può essere alimentata da impulsi intrusivi, ovvero dalla sensazione di poter perdere il controllo e agire un comportamenti lesbici:"Ero seduta al tavolino di un bar e, ad un tratto, ho avuto paura di alzarmi e baciare la cameriera dinnanzi agli altri, ho paura che mi piacciono le donne!" La presenza di questi impulsi, che possono presentarsi nel DOC Omosex, terrorizzano i soggetti che manifestano la paura di essere lesbiche e spesso sono la cause di marcate condotte di evitamento.
La presenza di questi impulsi viene letta, come ho già spiegato in altri articoli, come la "prova" dell'esistenza di una "omosessualità latente" pronta a prendere il sopravvento nel momento in cui se ne concede l'occasione; ovviamente, lo Psicoterapeuta esperto nella cura del DOC Omosex sa bene che sono credenze errate e disfunzionali ma, senza una adeguata psicoterapia, continueranno a persistere ed autoalimentare la paura di essere lesbo o bisex.
Compulsioni Mentali e Circoli Viziosi di Mantenimento nel DOC Sessuale
I rituali mentali rappresentano l'altra faccia del DOC Omosex la loro principale finalità consiste nel lenire, temporaneamente, l'ansia e le altre emozioni sgradevoli, associate alla presenza dei contenuti mentali ossessivi che mettono in discussione l'orientamento sessuale. Generalmente, nella paura di essere lesbica o bisex, queste compulsioni hanno lo scopo di rassicurarsi rispetto al dubbio di essere lesbo attraverso un dialogo interno di questo tipo: "Non posso aver paura di essere attratta da altre donne, nella mia vita sono stata solo con uomini" oppure "Un amica lesbica mi ha confermato che lei lo ha capito sin da bambina e non ha avuto nessuna ansia ad accettarlo, se lo fossi veramente lo avrei già scoperto da tempo".
I rituali mentali vengono messi in atto anche per rassicurarsi rispetto a propri comportamenti lesbici o sensazioni provate in determinate circostanza cercando di ricostruire il ricordo: "Non posso aver baciato la cameriera, ricordo che ero in fondo al tavolo....e poi gli altri me lo avrebbero detto!" oppure "Non mi sono eccitata vedendo una donna nuda al locale, ricordo che non sono andata neanche in bagno nonostante mi scappasse la pipì".
Ovviamente, i rituali di questo tipo per cause cognitive come, ad esempio, la perdita di salienza dell'informazione, rendono i ricordi sempre più sfumati e confusi alimentando i dubbi circa la possibilità di aver messo in atto comportamenti lesbici o aver provato sensazioni sessuali sconvenienti.
Monitoraggio delle propria sensazioni sessuali. I Check sulle proprie sensazioni interne costituiscono uno dei fattori di mantenimento principale del DOC Omosex, questi test vengono messi in atto per rassicurarsi rispetto all'ossessione di poter essere lesbo o bisex:" Appena ho visto quella ragazza mi è sembrato di provare delle sensazioni di eccitazione al basso ventre, se fosse cosi ho paura che mi piacciono le donne, sarebbe terribile!", a volte i test sessuali su altre donne vengono fatte volontariamente, ad esempio guardando film porno dove sono presenti scene saffiche o riviste.
Come accennato in precedenza, anche la vita sessuale con gli uomini può essere disturbata dal controllo delle sensazioni di eccitazione e della valutazioni che da esse scaturiscono: "Ho paura di non provare più lo stesso piacere quando faccio l'amore con il mio ragazzo, forse non mi piacciono più gli uomini". A volte l'attività sessuale con i maschi può assumere la modalità compulsiva, ovvero viene fatta per rassicurarsi circa il proprio orientamento sessuale:"Se faccio tanto sesso con gli uomini non possa aver paura di essere lesbo" mentre, in altre situazioni, il sesso può essere completamente evitato o per paura di essere assediate da immagini o pensieri lesbici di contrasto, molto comuni nel DOC Omosex, oppure per un naturale calo de desiderio sessuale dovuto alla presenza di "stati depressivi" secondari al Disturbo Ossessivo Compulsivo. In entrambi i casi il risultato è la conferma del dubbio o della paura di essere lesbo o bisex.
Gli Evitamenti. Nell'ossessione di essere lesbica gli evitamenti costituiscono condotte molto comuni, la loro funzione è quella di abbassare l'ansia dovuta alla paura di avere pensieri sconvenienti o di poter mettere in atto comportamenti lesbici; nel medio e lungo periodo gli evitamenti costituiscono uno dei fattori principali che, oltre ad alimentare il DOC Omosex, compromettono in maniera significativa la qualità della vita della persona.
La persona che manifesta la paura di essere lesbo o bisex può evitare numerose situazioni come, ad esempio, palestre, piscine, locali, discoteche, possono evitare o ridurre la loro presenza sui social; nei casi più gravi si può rinunciare di recarsi al lavoro, a scuola o all'università per la paura di essere attratte sessualmente da altre donne.
Ma perché si è cosi terrorizzati da essere lesbiche?
Le donne che presentano l'ossessione di essere lesbiche, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno nessun pregiudizio nei confronti degli omosessuali anzi, molto spesso queste persone fanno parte delle loro amicizie; allora perché scoprirsi lesbiche risulta uno scenario così angosciante tanto da non poterlo neanche immaginare?
Come al solito occorre una buona conoscenza del DOC per poter rispondere a questa domanda e aver trattato un numero sufficiente di pazienti affetti da DOC Omosex, pur non generalizzando, ogni persona attribuisce significati personali in relazione alla propria storia, si può ipotizzare che i contenuti mentali intrusivi responsabili dalla paura di essere lesbo o bisex mettono in discussione un punto cardine della propria identità generale, ovvero l'identità di genere e tutto ciò che ne deriva. Per comprendere il concetto facciamo un breve esempio.
Lucia ha 26 anni, da circa 5 anni sta con Marco di cui si è sempre sentita innamorata tanto che hanno deciso di andare a convivere per poi sposarsi; Lucia è molto soddisfatta della propria vita, ha un buon lavoro e si sente amata inoltre va molto d'accordo sia con la propria famiglia che con quella di Marco. Un giorno mentre era seduta ad un caffè con delle amiche viene a conoscenza che una conoscente in comune ha lasciato il fidanzato per andare a vivere con una donna di cui si è innamorata, proprio come un fulmine a ciel sereno si presenta un pensiero che letteralmente la sconvolge: "E se capitasse anche a me? Se mi accorgersi di essere lesbo, cosa ne sarebbe della mia storia con Marco, l'avrei preso in giro per tutti questi anni?".
Da quel momento l'ossessione di essere lebica o bisex assedia la mente di Lucia che sprofonda nell'angoscia e nella disperazione, per rassicurarsi inizia a mettere in atto rituali mentali e cerca di rievocare i momenti belli passati con Marco, ma le ossessioni continuano a tormentarla, ella non ha nulla contro l'omosessualità ma, al pensiero che possa esserlo, si sente sprofondare nel vuoto, non sa più chi è, la propria identità e i propri desideri vengono quasi cancellati; si è aperto uno scenario di angoscia e nebbia.
Come si cura la paura di essere lesbo o bisex?
Si può curare il DOC Omosex? La risposta è assolutamente affermativa, come ho scritto in altri articoli sulle ossessioni pure, il vero problema non è l'assenza di cure efficaci ma la resistenza di chi soffre di queste forme del disturbo a recarsi da uno specialista, Psichiatra o Psicoterapeuta, per la vergogna o la paura di sentirsi dire che non è Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Occorre sottolineare che è assolutamente fondamentale rivolgersi ad uno Psicoterapeuta esperto nella cura del DOC poiché questo disturbo presenta infinite sfaccettature, è come un illusionista molto bravo a far vedere quello che non esiste, una specie di baro molto abile, quindi è indispensabile che lo Psicoterapeuta conosca questi trucchi per poterlo smascherare e porre termine alla sofferenza con cui tormenta le vittime.
Quali sono le terapie più efficaci per il DOC? La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT) ed il Trattamento Farmacologico sono ritenuti, dall'American Pshychiatric Assosecion, rispettivamente interventi di prima e seconda linea nella cura del DOC, questa valutazione tiene conto delle verifiche sperimentali che ne hanno attestato la sicura efficacia secondo il criterio Evidenze Based . Questo, per essere onesti, non esclude che altre terapie possono essere valide ma, semplicemente, che non vi sono sufficienti dati che lo dimostrino o non hanno ritenuto opportuno sottoporsi a questo tipo ti verifica.
Recentemente, sempre più dati confermano la validità del cosiddetto Modello Combinato o Integrato, ovvero l'associazione strategica e pianificata di farmaci e Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Come funziona la CBT nella cura del DOC Omosex e, nello specifico, nell'ossessione di essere lesbo o bisex? La CBT dispone di numerose tecniche è strategie che si sono rivelate molto efficaci nella cura del DOC tra cui, ricordiamo, l'Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP), la Ristrutturazione Cognitiva e la Psico-educazione. Da circa un decennio sono disponibili nuove cure che, secondo il mio parere, garantiscono risultati ancora più brillanti nella cura delle ossessioni pure all'interno delle quali rientra la paura di essere lesbica.
Acceptance and Commitment Therapy ( ACT) e la Mindfulness. Qual è la caratteristica di questi nuovi approcci della cosiddetta "Psicoterapia Cognitivo Comportamentale di Terza Generazione" che possono essere integrati con la CBT Standard nella terapia delle ossessioni pure? Questi due approcci hanno come caratteristica principale quello di riportare i contenuti mentali intrusivi (immagini, pensieri e impulsi) al loro vero significato demolendo uno dei meccanismi principali implicati nella genesi e nel mantenimento del DOC, ovvero la Fusione ( Morale) Pensiero Azione ( Rachman 1993).
Sappiamo infatti che nel Disturbo Ossessivo e, sopratutto nelle ossessioni pure, il problema non risiede tanto nella natura dei contenuti mentali (ricerche recenti confermano che tutti gli esseri umani, episodicamente, manifestano pensieri strani, assurdi, aggressivi o perversi) ma nella significatività che si attribuisce a questi contenuti.
Mentre le persone DOC Free valutano questi contenuti per quello che sono lasciandoli transitare e sparire nell'oblio della mente, i soggetti DOC li valutano come se fossero dei fatti o come se la loro presenza fosse necessariamente correlata all'azione, per chiarire meglio proviamo ad immaginare la valutazione di un pensiero lesbo in una persona DOC Free e in una con DOC Omosex
1)"Ho visto una scena lesbo in un film e, per un momento, ho pensato e se mi piacessero le donne? Dopo un po' mi son detta: che cosa buffa sono andata a pensare e mi son messa a ridere e a pensare ad altro".
2) "Ho visto una scena lesbo in un film e, ad un tratto ho pensato: oddio e se fossi lesbica? Subito sono stata sopraffatta dall'angoscia, ho iniziato a pensare che le persone eterosessuali non hanno di questi pensieri, quindi se l'ho pensato vuol dire che c'è qualcosa che non va nella mia sessualità, qualcosa di latente". "Se ho di questi pensieri allora vuol dire che voglio andare con una donna e mettere in atto comportamenti lesbici, ho paura di essere lesbica o bisex, devo assolutamente sbarazzarmi di questi pensieri".
Come vediamo le due valutazioni portano ad esiti diversi rispetto alla permanenza del pensiero ossessivo di essere lesbica; nel primo caso esso transita lasciando il posto ad altri pensieri mentre nel secondo caso la valutazione drammatica e i tentativi di soppressione danno origine al DOC Omosex e all'ossessione di essere lesbica.
L'ACT e la Mindfulness favoriscono il primo tipo di valutazione, in sostanza fanno vedere i pensieri e gli altri contenuti intrusi non per quello che dicono di essere ma per quello che sono, ovvero semplice rumore mentale ( poi approfondire l'ACT e la Mindfulness in questo mio articolo). Se si manifesta un DOC Omosex come nell'ossessione di essere lesbo è assolutamente consigliabile rivolgersi ad uno Psicoterapeuta esperto