La paura di poter essere omosessuale nel Disturbo Ossessivo Compulsivo assume la forma di pensieri, immagini o impulsi intrusivi il cui contenuto mette in discussione l’identità di genere del soggetto fino ad allora ritenuta certa ed eterosessuale; il manifestarsi di questi contenuti mentali intrusivi si associa ad una notevole sofferenza che può manifestarsi con ansia, angoscia, vergogna, colpa a cui può associarsi uno stato di demoralizzazione o un vero e proprio quadro depressivo che, come vedremo, alimenta il dubbio di poter essere gay.
Il DOC omosessuale può esordire improvvisamente al ciel sereno stravolgendo improvvisamente le convinzione circa la propria identità e, di conseguenza, i piani di vita del soggetto come, ad esempio, quella di crearsi una famiglia o avere dei figli; no di rado il dubbio di poter essere omosessuale insorge in fasi cruciali della vita del soggetto come può essere l'inizio o la fine di una relazione con una partner considerata perfetta o alla vigilia di scelte importanti come quella di andare a convivere o sposarsi. Di fatto, il dubbio di poter essere gay mette in discussione l'esistenza stessa del soggetto e del suo piano di vita facendolo precipitare nello sconforto, la posta in gioco, infatti, non è solo l'identità di genere ma il rischio di dover rinunciare a tutto quello a cui finora aveva desiderato.
L'insorgenza della paura di essere gay può avvenire in maniera causale, ad esempio in seguito alla visione di un film in cui sono presenti scene omosessuali o, semplicemente, perche lo sguardo si sofferma su un uomo, ad esempio in palestra o sfogliando una rivista. Qualunque sia il fattore "accidentale" che innesca il DOC Omosessuale l'esito è drammatico ad esempio, in seguito alla visione di scene omosessuali, i contenuti mentali intrusi si manifestano in forma di dubbi del tipo "E se lo fossi anch'io" oppure "Mi è sembrato di essermi eccitato" che, essendo valutati in termini catastrofici e incompatibili con prosieguo della propria vita cosi come la si desidera, generano una forte ansia che innesca i rituali finalizzati a rassicurarsi e le condotte di evitamento.
I circoli viziosi che innescano il DOC Omosessuale.
La valutazione dell’evento casuale che innesca la paura di poter essere omosessuale rappresenta il primo fattore che facilita la comparsa dei circoli viziosi di mantenimento che contribuiscono a mantenere ed aggravare il problema; se, ad esempio, ipotizziamo che l’evento causale sia scaturito da una presunta “eccitazione” in seguito alla visione di una scena omosessuale la valutazione del soggetto assumerà toni catastrofici del tipo: “Le persone eterosessuali non hanno di queste sensazioni”, “Se ho queste sensazioni allora vuol dire che potrei essere gay, sarebbe una cosa terribile…non potrei mai sopportarla”. Questo tipo di valutazione si associa ad un profonda angoscia che il soggetto prova a contrastare con le compulsioni mentali finalizzate a rassicurarsi rispetto al dubbio di poter essere gay, questi rituali mentali possono assumere la seguente forma auto-rassicuratoria: “No, non posso essere gay…ho avuto storie solo con donne” oppure “Non ho nulla contro gli omosessuali ma all’idea di baciare un uomo mi viene il voltastomaco, sono stato sempre attratto da donne”.
Inizialmente, queste rassicurazioni sembrano funzionare ma la loro efficacia nel ridurre l’ansia è solo momentanea e, di fatto, la tregua viene sopraffatta dalla presenza di nuovi contenuti intrusivi che, paradossalmente, si alimentano come esito dei tentativi del soggetto di controllare la paura di essere omosessuale. Generalmente, la presenza del dubbio di poter essere gay innesca tutta una serie di meccanismi cognitivi che alimentano il problema come, ad esempio, l'attenzione selettiva che può essere orientata su particolari parti del corpo di uomini ( sguardo, natiche, zona pelvica etc.) a cui seguono le credenza disfunzionali del tipo “Se l’ho guardato allora mi piace…se mi piace allora vuol dire che potrei essere omosessuale” oppure “ Gli uomini eterosessuali non guardano altri maschi”, che comportano tutta una serie di controlli per rassicurarsi di non essere attratti o, addirittura, eccitati.
Naturalmente i soggetti con questa forma di DOC possono testare il loro orientamento sessuale anche sulle donne nel tentativo di percepire quella attrazione sessuale che li rassicurerebbe rispetto alla paura di poter essere omosessuale; spesso questi tentativi non raggiungono lo scopo desiderato (ansia anticipatoria, perdità della spontaneità e abbattimento depressivo possono ridurre il desiderio) alimentando ulteriormente il dubbio "...Perché non mi eccito dinnanzi ad una bella ragazza?....Gli eterosessuali si eccitano, se non mi eccito vuol dire che forse sono gay.
Quando il dubbio di poter essere omosessuale assume le caratteristiche tipiche del Disturbo Ossessivo Compulsivo ( DOC) il soggetto, per sfuggire all’angoscia che ne deriva, oltre a mettere in atto le strategie rassicuratorie inizia anche a mettere in atto condotte di evitamento per sottrarsi a stimoli considerati minacciosi; gli evitamenti possono riguardare la palestra, il mare, la piscina, gli amici, l’ambiente scolastico lavorativo etc., nei casi più seri la paura di essere omosessuale spinge il soggetto nel più completo isolamento che, naturalmente, peggiora il disturbo; l'isolamento favorisce l'assorbimento interno e dunque la maggior frequenza di pensieri intrusivi di natura omosessuale. In altre parole, isolamento ostacolando la normale transizioni dei pensieri ( distrazione) favorisce la frequenza dei pensieri intrusivi e i rituali mentali rassicuratori.
L'isolamento, inoltre, può favorire uno stato di demoralizzazione dell’ umore o un vero è proprio quadro depressivo che, frequentemente, si accompagnano alla paura di poter essere omosessuale complicandone il decorso; l’abbattimento dell’umore è quasi sempre dovuto al dubbio ossessivo che compromette le certezze e gli scenari desiderabili del soggetto (moglie, famiglia, figli etc) che sono profondamente radicati nell’esistenza stesso dell’individuo. Il dubbio di poter essere gay, proprio come uno zumami, travolge repentinamente, spazzandole via, tutte le certezze in cui il soggetto si riconosceva lasciandolo nelle più completa disperazione.
Maggiori rituali rassicuratori messi in atto nel DOC omosessuale
Come sottolineato in precedenza, la presenza di contenuti mentali intrusivi (pensieri, immagini impulsi etc.) che mettono in discussione la propria identità di genere innescano nel soggetto la presenza di intense emozioni come l'ansia, l'angoscia, il senso di colpa e la vergogna la cui intensità compromette significativamente la qualità della vita dell'individuo e delle persone che vi stanno vicino. Per lenire questa sofferenza e rassicurarsi rispetto al dubbio di poter essere gay l'individuo adotta delle strategie che all'inizio sembrano funzionare ma, che nel medio e lungo termine, peggiorano nettamente la situazione.
1) Rassicurazioni Interne. Questo tipo di rassicurazioni solo le più comuni e spesso le prime ad essere usate, il soggetto cerca di rassicurarsi evocando le proprie esperienze sessuali con donne come prova che è stato sempre attratto dal sesso femminile; magari evoca rapporti sessuali o episodi in cui si è masturbato fantasticando donne; a volte questi tentativi sortiscono effetti paradossali nel senso che il DOC si intrufola ed evoca ricordi vissuti nella preadolescenza o adolescenza, dove è normale sperimentare la propria sessualità con i coetani ( masturbazione in gruppo, toccamenti etc.) attribuendogli un nuovo e catastrofico significato ("Vedi, già da allora ti ti piacevano i maschi") che alimentano ancora di più la paura di essere omosessuale.
2) Visione di scene pornografiche omosessuali. Un altro tentativo finalizzato a rassicurarsi ma che di fatto peggiore il problema è la visione, spesso compulsiva, di scene omosessuali per testare la propria eccitazione; il razionale di questa strategia è sostenuta dalla credenza del soggetto secondo la quale gli eterosessuali dovrebbero provare repulsione o rimanere neutri dinnanzi a questo tipo di scene. Di fatto, molto difficilmente scene del genere lasciano indifferenti o sortiscono una sola emozione; possono presentarsi infatti tutta una serie di emozioni e di reazioni fisiologiche che possono essere interpretate in maniera ambigua.
3) Ricerca nei Forum. La ricerca sui forum è una strategia molto diffusa per rassicurarsi sul dubbio di poter essere omosessuale, all'inizio questa ricerca può sicuramente essere utile poiché permette all'individuo di constare che è un problema diffuso che egli può condividere; il problema dei forum e che spesso la partecipazione assume caratteristiche compulsive il cui fine è quello di sbarazzarsi dall'ansia, in altre parole una frequenza eccessiva dei forum può concorrere a rinforzare il DOC omosessuale.
Spesso, nel tentativo finalizzato a rassicurarsi rispetto alla paura di poter essere omosessuale l'individuo trascorre molte ore su internet dove è facile imbattersi in termini "vaghi" come omosessualità latente o in storie di uomini che raccontano di essersi scoperti improvvisamente gay dopo decenni di eterosessualità; non è difficile immaginare l'imbatto che queste notizie possono avere nelle persone affette da DOC omosessuale. L'utilizzo più funzionale dei forum potrebbe essere quello di prendere atto di avere un problema diffuso per poi indirizzarsi presso un o specialista esperto nel Disturbo Ossessivo Compulsivo.
4)L'utilizzo del sesso come rassicurazione o evitamento. La presenza di contenuti intrusivi a carattere omosessuale cambia drasticamente l'atteggiamento verso il sesso; quando il dubbio di essere gay si insinua nella mente del soggetto egli non vive più il sesso come un fatto ludico ma come un test che può confermare un ipotesi inaccettabile. Spesso i rapporti sessuali con la partner possono essere accompagnati da ansia da prestazione o da contenuti di contrasto che possono disturbare la prestazione confermando, in questo modo, il timore di poter essere gay, qualsiasi calo del desiderio, magari dovuto a stanchezza, viene interpretato come il fatto che le donne non suscitano più attrazione.
A volte il soggetto evita qualsiasi atto sessuale per scongiurare di dover ammettere a se stesso che forse è diventato gay alimentando, di fatto, il circolo vizioso del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Rispetto alla relazione tra DOC omosessuale e sesso dobbiamo ricordare che spesso il DOC si accompagna a demoralizzazione o a veri e propri quadri depressivi che, come risaputo, non aiutano la libido ma anzi spiegano il calo del desiderio e il disinteresse.