Il dubbio di aver investito qualcuno inavvertitamente
Marco ha 30 anni lavora come medico, da tre anni è sposato con Giulia con cui sei mesi fa ha avuto un figlio; Marco è sempre stato un ragazzo responsabile, scrupoloso, molto coscienzioso e da sempre dedito al prossimo, è l’unico figlio di genitori molto religiosi legati ai valori tradizionali. Da circa due mesi la vita di marco è diventata un inferno per via di un dubbio che lo tartassa fino allo sfinimento costringendolo a fare cose che lo fanno sentire sul l’orlo di perdere la ragione; tutto ha inizio una sera quando, guidando per ritornare a casa, Marco ha le sensazione di aver urtato qualcosa e, dopo pochi minuti, viene preso da un tremendo dubbio: “Oddio, e se avessi investito qualcuno? In fin dei conti è buio come posso essere sicuro che non era una persona?Se fosse cosi sarei un pirata della strada! Sarebbe terribile”, questi pensieri innescano in Marco un ansia terribile tanto che egli decide di tornare indietro e controllare per rassicurarsi.
Tornato a casa racconta l’episodio alla moglie che lo tranquillizza, tutto sembra a posto ma quella stessa sera il dubbio si ripresenta tanto Marco non riesce a prendere sonno. Nei giorni successivi, Marco avverte che quando guida non è più tranquillo come prima, tutte le volte che supera un mezzo, specie bici o scooter,è assalito dal dubbio di averli tamponati o “buttati fuori strada” tanto che per rassicurarsi guarda lo specchietto retrovisore un infinita di volte oppure si ferma in attesa di essere superato dagli stessi mezzi.
Man mano che il tempo passa la situazione precipita, per lenire l’ansia innescata dal dubbio Marco è costretto a fare numerosi controlli, spesso torna indietro a constatare che non ha provocato nessun incidente, evita strade dove è più probabile incontrare ciclisti, motociclisti e pedoni infine, quando torna a casa controlla accuratamente la carrozzeria e le ruote per rassicurarsi di non aver urtato nessun mezzo; la sera guarda tutti i telegiornali per assicurarsi che non vi è stato nessun incidente.
La paura di poter investire inavvertitamente qualcuno compromette significativamente la qualità della vita di Marco, egli si sente costretto a percorrere vie meno trafficate allungando a dismisura il percorso per recarsi al lavoro, inizia a rinunciare a guidare tutte le volte che può ed usa l’auto solo per necessità, quando guida è iperviglie pronto ad elaborare qualsiasi segnale di minaccia che inevitabilmente aumentano, non sente più l’autoradio per non essere distratto; ogni volta che incontra un ambulanza a sirene accese sul senso di marcia contrario alla sua direzione Marco è assalito dall’angoscia e, quasi sempre, inverte la direzione per andare a controllare che egli , senza accorgersi, abbia potuto investire qualcosa o qualcuno. Quando guida in compagnia Marco si sente meno ansioso, ogni tanto chiede qualche piccola rassicurazione al passeggero che lo fa stare subito meglio.
Cosa teme Marco