Cosa fare se si sospetto che il proprio figlio sia affetto da DOC?
I genitori che notano "sintomi" che possono far sospettare la presenza di ossessioni e o compulsioni nel bambino devono rivolgersi ad uno specialista in grado di fare la corretta diagnosi. Considerando la particolarità del Disturbo Ossessivo Compulsivo è la possibile scarsa consapevolezza del bambino rispetto al problema è necessario rivolgersi ad uno specialista (psicoterapeuta, neuropsichiatra) esperto in DOC. La diagnosi precoce è fondamentale per il buon esito della cura tanto quanto la scelta di uno specialista che sia in grado di implementare le cure più efficaci ed "istruire" i familiari ad assumere nei confronti delle ossessioni e delle complulsioni l'atteggiamento più funzionale. La cura del bambino con Disturbo Ossessivo Compulsivo non può essere disgiunta dal coinvolgimento dei genitori poichè il DOC prima di tutto si sconfigge a casa.
Il DOC nel Bambino e l'impatto sulla famiglia
L'esordio del Disturbo Ossessivo Compulsivo nel bambino può avere un impatto devastante che si ripercuote su tutta la famiglia. La presenza di ossessioni, la messa in atto di rituali bizzarri e la continua richiesta di rassicurazioni costituiscono fonti di stress e preoccupazione per tutta la famiglia. Molto spesso i membri della famiglia sono coinvolti direttamente nei rituali del bambino oppure cercano di dissuaderlo innescando, in questo modo, l'irritazione o veri e propri agiti agressivi del fanciullo che alimentano il problema. Quando viene diagnosticato il DOC al proprio figlio possono manifestarsi vissuti, "credenze" ed emozioni intense e contrastanti:
La preoccupazione che il proprio figlio non potrà avere una vita"normale" a cui possono associarsi il ridimensionamento delle aspettative ed il timore per il suo futuro; queste credenze possono generare emozioni come l'ansia, la delusione, la rabbia verso il destino avverso, vissuti depressivi;i genitori possono ritenersi responsabili ( senso di colpa), per presunte mancanze affettive o errori educativi, delle problematiche del figlio;possono emergere vissuti di vergogna legati allo stigma della "malattia" e alla compromissione dello scopo della buona immagine ( Castelfranchi); al contrario, si possono manifestare atteggiamenti di ridimensionamento nei confronti del disturbo che, in alcuni casi, possono sfociare in una vera e propria "negazione" del problema
La terapia del DOC nel bambino e nell'adolescente
Nel caso di diagnosi di DOC ai genitori si presenta il problema di scegliere la cura più efficace per il proprio figlio, tale scelta deve essere ponderata poichè è necessario ricercare un trattamento efficace ed uno specialista esperto del problema. La ricerca basata su prove scientifiche dimostrabili ( Evidence Based) ha evidenziato che la cura più efficace per il Disturbo Ossessivo Compulsivo è la psicoterapia cognitivo comportamentale seguita dalla approccio farmacologico.
In altre parole, le agenzie per la salute mentale come American Psychiatric Association sottolineano che la psicoterapia cognitvo comportamentale sia il trattamento di prima scelta per il DOC ; questo non vuol dire che altre forme di psicoterapia non possono essere efficaci semplicemente la psicoterapia cognitiva è il trattamento basato su dati scientifici che si è rivelata più efficace nella cura del DOC sia negli adulti che nei bambini.
Nella cura del bambino affetto da ossessioni e compulsioni la psicoterapia cognitivo comportamentale mette a disposizione strategie come la l'Esposizione con Prevenzione della Risposta (EPR), la Ristrutturazione Cognitiva, la Psicoeducazione che si sono rivelate molto efficaci ( ). Recentemente, considerando la frequente difficoltà ad implementare l'ERP nei bambini e negli adolescenti, la CBT classica è stata integrata con terapie di nuova generazione come l'e la che si stanno rivelando molto promettenti.
Queste terapie, chiamate di terza generazione, hanno come denominatore comune quello di imparare vedere i contenuti mentali non per quello che dicono di essere ma per quello che sono riducendone, in questo modo, la minaccia. L'utilizzo di metafore ed esercizi esperenziali, ampiamente utilizzate da queste nuove terapie, hanno un ottimo impatto nella cura del bambino e dell'adolescente che presentano il DOC .
Le Indicazioni Terapeutiche per i Genitori
La cura del DOC nel bambino o nell'adolescente non può assolutamente prescindere dal coinvolgimento dei familiari (genitori, fratelli, nonni etc.) che saranno guidati dal terapeuta ad assumere un ruolo di primo piano nel proseguo della terapia. Lo psicoterapeuta che ha maturato esperienza nella terapia del DOC nel bambino ha ben presente lo stato di sofferenza dei genitori che può manifestarsi con ansia, preoccupazione, tristezza, disorientamento, ricerca di consigli e suggerimenti per gestire al meglio le ossessioni/compulsioni del figlio. Spesso i genitori si attribuiscono la colpa per l’insorgenza del DOC oppure si accusano tra loro per presunte mancanze affettive o errori educativi inasprendo, a circolo vizioso, la conflittualità familiare che può contribuire ad intensificare le ossessioni del bambino.
La psicoterapia del bambino deve prevedere incontri anche con i genitori finalizzati a:
Conoscere il DOC. In questa prima fase lo psicoterapeuta, attraverso la psicoeducazione, informa i familiari circa le caratteristiche del DOC spiegando le caratteriste delle ossessioni, dei rituali, dell’ansia e dei circoli viziosi che contribuiscono a cronicizzare il disturbo. Il terapeuta può far riferimento a dati epidemiologici con l’indento di far comprendere ai genitori che il DOC è un disturbo molto comune e che spesso si manifesta nell’infanzia. Lo psicoterapeuta può, attraverso il ricorso a dati scientifici, informare i genitori circa l’efficacia delle cure e di come gran parte delle persone che decidono di fare una psicoterapia cognitivo comportamentale ottengono ottimi benefici, allo stesso modo consiglierà libri, articoli, manuali di auto aiuto che possano aiutare alla comprensione del DOC.
Gestire l’emotività dei genitori. A seguito della diagnosi di DOC i genitori possono manifestare tutta una serie di vissuti come la tristezza, l’impotenza, la delusione, la rabbia o la colpevolizzazione. I genitori possono ritenersi responsabili e sentirsi in colpa oppure possono attribuire la responsabilità ad eventi particolari, ad altre persone o agenzie come la scuola.
In quest’ottica è utilissimo spiegare ai genitori che la ricerca scientifica ha ormai dimostrato che il DOC è causato dall’interazione di fattori genetici, neurobiologici, ambientali ed esperenziali. Queste utili informazioni alleggeriscono i vissuti di colpa e indegnità dei genitori. Gli incontri con lo psicoterapeuta si prestano anche a gestire vissuti come la frustrazione, l'ansia, lo sfinimento e la rabbia innescate direttamente dalle continue richieste rassicuratorie del bambino e/o dell' estrema difficolta a porre fine ai rituali.
Comprendere l'atteggiamento dei genitori nei confronti delle ossessioni e dei rituali.
Come anticipato in precedenza, la psicoterapia del bambino affetto da DOC non può prescindere dal contributo dei familiari che sono chiamati a svolgere un ruolo diretto e determinante ai fini del buon esito del trattamento. La gestione dei sintomi del DOC in casa è di primaria importanza poichè è in questo contesto che il bambino subisce l'"invasione" delle ossessioni e mette in atto i rituali compulsivi, dunque è di primaria importanza conoscere l'atteggiamento dei genitori nei confronti delle "fisse" del bambino e, se necessario, corregerlo.
In genere, l'atteggiamento dei familiari nei confronti delle ossessioni e dei rituali del bambino oscilla tra due poli opposti entrambi disfunzionali: da una lato si trova il genitore che ha la tendenza ad esaudire qualsiasi richiesta di rassicurazione fino al punto di prendere parte attiva nei rituali del bambino; questi genitori, sicuramente in buona fede, possono scegliere di assecondare il DOC per diverse ragioni come, ad esempio, liberare il presto possibile il bambino dall'ansia, abbreviare i rituali per fini logistici (evitare ritardi o perdite di tempo), oppure semplicemente per sfinimento o perchè non conoscono un modo più funzionale di gestirli.
Nel corso degli incontri lo psicoterapeuta spiegherà a questi genitori che la rassicurazione o la partecipazione ai rituali nel medio a lungo termine è controproducente poichè cronicizza il DOC, la rassicurazione riduce l'ansia solo per poco tempo. All'estremo opposto si trovano i genitori che anno la tendenza a criticare i rituali e le richieste di rassicurazioni del bambino accusandolo di fare i capricci e che può smettere quando vuole.
Questo atteggiamento ostile può arrivare fino al vero e proprio disprezzo che, a circolo vizioso, alimenta i sintomi del DOC. Questo atteggiamnento aggrava la condizione di sofferenza del bambino poichè egli deve frontaggiare sia il DOC che l'adulto invaldante, tanto che può decidere di fare i rituali di nascosto oppure quando i genitori sono assenti
Promuovere un atteggiamento funzionale nei confronti delle ossessioni e dei rituali. Lo psicoterapeuta istruira i genitori circa l'atteggiamento da adottare nei confronti dei sintomi del DOC, egli spiegherà i limiti degli atteggiamenti assecondanti e di quelli critici è proporrà, dopo aver spiegato ai genitori la psicoeducazione dell'ansia, un atteggiamento che favorirà una miglior gestione dell'ansia nel bambino.
I genitori, ogni volta che il bambino e alle prese con le ossessioni o i rituali, ricorderanno al figlio che il vero problema è il DOC e che le rassicurazioni o i rituali non fanno altro che renderlo più forte; inviteranno il bambino, con tono calmo e realistico ottimismo, a tollerare quote crescenti d'ansia (il piano di Esposizione con Prevenzione della Risposta viene elaborato in accordo con lo psicoterapeuta, i genitori ed il bambino) finche essa scomparirà del tutto. I genitori devono cercare di essere il più possibile coerenti e flessibili, leggere lo stato affettivo del bambino, premiare anche i più piccoli successi, non aspettarsi risultati tutto e subito, ricordarsi e ricordare che il problema è il DOC e non il figlio. Approfondisci la cura del DOC .
Nella Tab 2 è riportato un esempio di atteggiamento disfunzionale versus funzionale